domenica 28 ottobre 2012

La nuova evangelizzazione è figlia del Concilio

È Bartimeo il modello che Benedetto XVI indica all’uomo contemporaneo che ha perso la speranza e il senso dell’esistenza. Bartimeo, il cieco narrato dal Vangelo di Marco, è colui che ha perso la vista, ovvero la luce della fede, ma ne è consapevole e si affida al Signore, riacquistando “la pienezza della propria dignità” e divenendo discepolo di Gesù:

"Bartimeo rappresenta l’uomo che ha bisogno della luce di Dio, la luce della fede, per conoscere veramente la realtà e camminare nella via della vita. Essenziale è riconoscersi ciechi, bisognosi di questa luce, altrimenti si rimane ciechi per sempre".

Ma Bartimeo non è solo cieco: è anche un mendicante, una persona che ha perduto una grande ricchezza. La sua condizione “ci fa pensare – dice il Papa – ci invita a riflettere sul fatto che ci sono ricchezze preziose per la nostra vita che possiamo perdere, e che non sono materiali”: 

"Bartimeo potrebbe rappresentare quanti vivono in regioni di antica evangelizzazione, dove la luce della fede si è affievolita, e si sono allontanati da Dio, non lo ritengono più rilevante per la vita: persone che perciò hanno perso una grande ricchezza, sono 'decadute' da un’alta dignità - non quella economica o di potere terreno, ma quella cristiana - hanno perso l’orientamento sicuro e solido della vita e sono diventati, spesso inconsciamente, mendicanti del senso dell’esistenza. Sono le tante persone che hanno bisogno di una nuova evangelizzazione. 

La luce della fede è una ricchezza preziosa per la vita dell’uomo...>