martedì 26 giugno 2012

L'unico bagaglio che puoi portare è l'AMORE

U2 - Walk On, video ufficiale, testo e traduzione


Carissimi, l’insegnamento degli apostoli ci ammonisce affinché, deposto l’uomo vecchio con le sue azioni, ogni giorno ci rinnoviamo con uno stile di vita santa (cfr Col 3,9-10). Se infatti siamo il tempio di Dio e lo Spirito Santo abita nella nostra anima come dice l’Apostolo: "Noi siamo il tempio del Dio vivente" (2Cor 6,16), dobbiamo stare molto attenti a che la dimora del nostro cuore non sia indegna di tanto ospite.
E come nelle abitazioni umane si provvede con lodevole diligenza a riparare tempestivamente le lesioni dovute all’infiltrazione delle piogge, alla furia delle intemperie o alla stessa antichità, con uguale sollecitudine dobbiamo preoccuparci affinché nei nostri animi nulla vi sia di scomposto, nulla di impuro. Quantunque infatti il nostro edificio non sussista senza l’opera del suo artefice, e la nostra fabbrica non possa essere incolume senza l’anticipata protezione del costruttore, tuttavia, poiché siamo pietre razionali e il materiale vivente, la mano del nostro autore ci ha strutturati in modo tale che chi subisce riparazioni lavori anch’esso con chi le opera.
La sottomissione umana dunque non si sottragga alla grazia divina, né si allontani da quel Bene senza il quale i beni non esistono. E se nel praticare i comandamenti troviamo qualcosa che ci è personalmente impossibile o difficile a eseguirsi, non restiamo in noi stessi, ma ricorriamo a colui che ce l’impone; egli infatti ci dà il precetto proprio per suscitare il nostro desiderio e offrirci l’aiuto, come dice il profeta: "Getta nel Signore il tuo affanno, ed egli ti darà sostegno" (Sal  54,23).
O forse c’è qualcuno tanto insolente e superbo, che si ritiene così intatto e puro da non aver bisogno di nessun rinnovamento? È molto ingannevole simile persuasione, e chiunque tra le tentazioni di questa vita si crede immune da ogni ferita, invecchia in una grande stoltezza.
È vero che in ogni parte del mondo e in ogni tempo i cuori dei fedeli non dubitano mai della provvidenza divina, né ritengono che l’adempiersi degli eventi umani sia connesso col potere delle stelle, nullo in realtà, sapendo che ogni cosa è disposta secondo la volontà infinitamente giusta e buona del sommo re, poiché sta scritto: "Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia" (Sal  24,10). Quando però certe cose non avvengono secondo i nostri desideri e per errore dell’umano giudizio la causa dell’iniquo ha più fortuna di quella del giusto, è assai facile e probabile che questi fatti disorientino anche gli spiriti forti, spingendo a lamentarsi un poco del non giusto indirizzo delle cose, tanto che persino il santo profeta Davide si confessa turbato in modo pericoloso da queste incongruenze (cfr Sal 72). Quindi tanta fortezza è di pochi; e poiché non solo l’avversità ma anche la prosperità corrompe molti fedeli, bisogna avere diligente cura nel sanare le ferite di cui è piagata l’umana debolezza.

San Leone Magno, papa