venerdì 16 settembre 2011

L'anticristo

di Vladimir Sergeevic Soloviev...>
Nonostante una fortissima diminuzione del numero dei suoi fedeli — su tutto il globo terrestre non rimanevano più di quarantacinque milioni di cristiani — esso si era elevato e reso più compatto moralmente, guadagnando in qualità ciò che aveva perduto in numero. Non si contavano ormai fra i cristiani degli individui che non avessero più per il cristianesimo alcun interesse spirituale. Le diverse confessioni religiose avevano subito una diminuzione abbastanza similare nel numero dei fedeli, cosicché si era approssimativamente mantenuta fra di esse la stessa proporzione numerica di prima; per quanto concerne i loro sentimenti reciproci, anche se all'inimicizia non era subentrato un ravvicinamento completo, quella si era notevolmente addolcita e le opposizioni avevano perduto la loro primitiva asprezza. Il Papato da tempo era stato scacciato da Roma e dopo lunghe peregrinazioni aveva trovato un asilo a Pietroburgo, alla condizione di non svolgere propaganda nella città e nell'interno del paese. Il Papato si era notevolmente semplificato in Russia. Senza modificare nella sostanza il rigoroso ordinamento dei suoi collegi e dei suoi uffici, aveva dovuto rendere maggiormente spirituale il carattere della loro attività e similmente ridurre al minimo la fastosità del suo rituale e delle sue cerimonie. Molte costumanze strane ed allettanti, anche se non erano state abolite formalmente, andarono in disuso da sé. In tutti gli altri paesi, specialmente nell'America del Nord, la gerarchia cattolica possedeva ancora molti rappresentanti di forte volontà, di infaticabile energia e in una posizione indipendente: questi con maggior forza di prima stringevano in pugno l'unità della Chiesa cattolica e le conservavano il suo carattere internazionale cosmopolita. Per quanto concerne il protestantesimo, in testa al quale continuava a mantenersi la Germania, specie dopo che una parte considerevole della Chiesa anglicana si era riunita alla Chiesa cattolica, esso si era sbarazzato delle sue tendenze negatrici estreme, i cui sostenitori erano passati apertamente all'indifferentismo religioso e all'incredulità. Nella Chiesa evangelica erano rimasti soltanto i sinceri credenti, in testa ai quali stavano uomini che riunivano in sé una vasta dottrina insieme ad una profonda religiosità e che sempre più rafforzavano in sé l'aspirazione a riprodurre in se stessi la viva immagine del vero cristianesimo primitivo. L'ortodossia russa, dopo che gli avvenimenti politici avevano mutato la posizione ufficiale della Chiesa, aveva perduto molti milioni di sedicenti fedeli, adepti solo di nome; in compenso provava la gioia di essere unita alla parte migliore dei vecchi credenti e perfino ai seguaci di molte sette animate da uno spirito religioso positivo. Questa Chiesa rinnovata, senza aumentare di numero, prese a sviluppare le sue forze spirituali, che manifestava in particolar modo nella sua lotta interna contro le sette estremiste che si erano moltiplicate tra il popolo e nella società e non esenti da elementi demoniaci e satanici.