mercoledì 21 settembre 2011

Rosario Livatino, 21 settembre 1990

Si svolgerà alle 18, nella chiesa di San Domenico della sua Canicattì, il pontificale di avvio del processo diocesano di canonizzazione del giudice Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre del 1990. A Livatino, già proclamato Servo di Dio, certamente pensava Giovanni Paolo II, che una volta lo defini’ “martire della giustizia e indirettamente della fede”, quando da Agrigento il 9 maggio del 1993 lanciò il suo anatema contro i mafiosi....>



Sguardo limpido e viso pulito. L’espressione serena, sebbene pensosa. La consapevolezza di chi sa che nella vita, bisogna pur correre qualche rischio. Perché altrimenti nulla cambierebbe.
Era il 21 settembre 1990, ed il giudice Rosario Livatino veniva ucciso sulla statatale 640.
Come ogni giorno, stava recandosi da Canicattì, dove viveva con i genitori, ad Agrigento. Aveva 38 anni e, nonostante la lunga carriera in magistratura, la grinta ed il fervore tipici di chi ha ancora molto da fare e da dare. Lo chiamavano “il giudice Ragazzino”. Era devoto Rosario, molto. Chi lo ha conosciuto racconta che ogni mattina, prima di entrare al Palazzo di Giustizia, si recasse nella vicina chiesa di San Giuseppe. Un saluto fugace a Dio, prima di affrontare una giornata di lavoro....>

In una giornata calda ed afosa la vita di Rosario Livatino finiva tra le sterpaglie di un desolato vallone che fiancheggia una strada statale. Rincorso dai suoi sicari, quattro per l’esattezza. Non ebbe scampo. Al suo fianco verrà ritovata la sua agenda di lavoro. Su di essa, nella prima pagina spiccava la sigla “STD”: “Sub tutela Dei”. 



LIVATINO 21 ANNI DOPO...>

AVVIATA LA CANONIZZAZIONE...>