mercoledì 2 marzo 2011

E' morto a Monaco Toni Spandri


E’

morto improvvisamente lunedì sera nella sua casa, a Monaco di Baviera, Toni Spandri, 67 anni, catechista itinerante del cammino neocatecumenale, lì presente con la famiglia dal 1974. Sposato con Bruna, era padre di 10 figli, di cui una oggi residente a Venezia. Membro della prima comunità di S. Maria Formosa a Venezia, laureato in legge, ha studiato teologia a Tubingen e Regensburg, avendo come professore l’attuale papa Ratzinger. Nei primi anni settanta, conosciuta l’esperienza nascente del cammino, si è adoperato per poter iniziare le catechesi anche nel Patriarcato. Con la moglie Bruna era responsabile delle comunità di Germania e da qualche anno anche dell’Olanda e seguiva la pastorale vocazionale dei seminari “Redemptoris Mater”.
Toni Spandri si può dire che abbia fatto conoscere il Cammino neocatecumenale a Joseph Ratzinger, verso la metà degli anni Sessanta. "Io ero professore a Túbingen - ricordava il futuro Benedetto XVI - e vennero da me alcuni neocatecumeni, tra cui Toni Spandri che è stato poi mio studente per molti anni e che adesso lavora a Monaco. Quei giovani erano toccati dalla scoperta che la Chiesa ha bisogno di un nuovo catecumenato post‑battesímale, che deve realizzare di nuovo l'appropriazione personale e comunitaria del Battesimo in un cammino comune".
"Io, riflettendo sul Battesimo - continua il card. Ratzinger nel corso di un dialogo del 1999 con mons. Stanislao Rylko, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici - mi ero accorto da tempo che il Battesimo è quasi il sacramento dimenticato nella Chiesa, mentre è il fondamento del nostro essere cristiani. Avendo studiato i Padri, in particolare, avevo appreso da loro come il sacramento si realizzi in un cammino di iniziazione e per questo fui felice che si desse un nuovo inizio di questa esperienza. Quello che il Cammino Neocatecumenale aveva compreso, infatti, era appunto che, anche se siamo battezzati da bambini, dobbiamo entrare nella realtà del nostro Battesimo, dobbiamo in tutta la nostra vita, in tappe diverse, naturalmente, entrare in questa iniziazione alla comunione con Cristo nella Chiesa. Fui felice, quindi, che si aprisse così un cammino di rinnovamento di questa esperienza fondamentale della Chiesa e questo soprattutto in un tempo in cui la famiglia e la scuola non erano già più, come in passato, luoghi di iniziazione alla fede e alla comunione con Cristo nella Chiesa".
In Germania si era dedicato a tempo pieno all'evangelizzazione, viaggiando spesso per tutto il paese. Grazie a lui erano nate comunità anche nella Germania orientale, durante il regime comunista. Faceva parte del Collegio elettivo del Cammino neocatecumenale, organo previsto dallo Statuto per la nomina dell’équipe responsabile internazionale, dopo la scomparsa dei due iniziatori Kiko Argüello e Carmen Hernández.
I funerali avranno luogo venerdì 4 marzo nella cattedrale di Monaco.
Tolto da "Venezia e isole"