martedì 16 marzo 2010

Sono grata a Dio per averti conosciuto, Fiorenza!

Ci siamo trovate nello stesso pellegrinaggio a Gerusalemme. Mamma di sei figli anche tu, ho voluto ascoltarti in un caldissimo dopopranzo sul Lago di Tiberiade. Adesso io prego per te e tu per me, perché ci possiamo ritrovare nella Gerusalemme celeste alla luce di Dio.

Commento al Vangelo di oggi (Gv 5, 1-3. 5-16)

Siamo Suoi. E questo basta. E questo è tutto.

Salmo 16
Ho detto a Dio: "Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene".
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, è magnifica la mia eredità.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare.
Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.
Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.