venerdì 3 aprile 2009

grazie Claudia!

Le parole sono poveri strumenti per descrivere ciò che ci sorpassa in grandezza e bellezza.
Provate a raccontare la struggente poesia di un paesaggio al tramonto o la squisitezza di un cibo o l'avvolgente calore di una musica: forse il volto può lasciar trasparire qualche espressione più efficace eppure ci vogliono orecchie ben connesse al cervello, al cuore e all'anima per un ascolto intradermico che non si lasci scivolare addosso tutto, infatti
"non è linguaggio e non sono parole di cui non si oda il suono..."
(dal salmo 18)