giovedì 29 gennaio 2009

degno campione

San Pietro era un vigliacco, Papa Giovanni (a sentire lo storico Melloni) uno sciocco, e la maggioranza degli attuali cardinali, vescovi e preti è di una pochezza impressionante. Il sole non riscalda mai nulla di nuovo. Le infinite pagine dei “Commentarii” di Papa Pio II (2.725 nella recente edizione Adelphi) rigurgitano di giudizi tremendi sul clero, espressi con parole che il mite Ratzinger non si sognerebbe mai di utilizzare. Qualche titolo di capitolo: “Orlando vescovo di Firenze e la sua stolta morte”, “Vuote e perverse calunnie di molti – e in particolare del cardinale d’Aquileia”, “Morte di Giovanni cardinale di Pavia, uomo superbo e avido di denaro”, “Il vescovo di Alet corrotto e perverso”, “L’orazione poetica e pagana del vescovo di Arras, o meglio: la sua sciocca chiacchierata”... Piccolomini, grande pontefice, arriva a stroncare i cardinali quasi in blocco: “Se questa dignità si dovesse conferire solo a coloro che la meritano veramente, dovremmo cercare in cielo quelli a cui donare il cappello rosso”. La balordaggine del materiale umano ecclesiastico, degno campione di quello extra-ecclesiastico, è conosciuta da venti secoli ma i nemici della chiesa la scoprono una volta al mese: non capiscono, gli ottusi, che ogni loro critica è un implicito riconoscimento allo Spirito Santo, che da sempre e per sempre regge l’intera baracca.

di Camillo Langone
Preghiera
28 gennaio 2009