domenica 15 giugno 2008

causa nostrae laetitiae ora pro nobis


Mons. Negri: "Troverete tanto odio..."

Troverete tanto odio perché l'uomo in questo tempo ha una terribile volontà di odio verso Cristo e verso la Chiesa: dalla banalizzazione dei grandi suggerimenti morali, all'attacco indiscriminato alla vita, alla dignità, al diritto che gli uomini hanno di vivere in modo dignitoso, libero e intelligente. Tutto questo è sotto tiro: la società si vanta di stare compiendo l'ultimo e più blasfemo tentativo di negare la presenza di Cristo e la tradizione che da Cristo ha influito nella vita del nostro popolo... Siate baldanzosi, non per la vostra forza, ma baldanzosi in colui e per colui che vi dà forza... chiedete alla Madonna che vi aiuti a fare questo miracolo, come in qualche modo ha aiutato suo Figlio a fare il miracolo (vedi nozze di Cana ndr).

Disparità nel sistema scolastico italiano
di Luigi Illiano, Il Sole 24 Ore, 7 giugno 2008. Il problema non è di rapporto tra Stato laico e Chiesa cattolica, è in gioco il diritto all'istruzione. Il conto è semplice. Lo Stato spende oltre 6.500 euro all'anno per alunno, dalle elementari alle superiori. Mentre per ogni studente delle paritarie la cifra statale erogata è di 500 euro. La differenza è di 6mila euro. È proprio questa disparità di trattamento a provocare le proteste del circuito privato, che raccoglie circa un milione di ragazzi.

Egemonia
Nel giugno 2008 il neo-ministro della cultura, Sandro Bondi, veniva intervistato dal direttore del settimanale "Tempi", Luigi Amicone. Questi gli chiedeva, dal momento che Bondi era stato sentito elogiare personalità di sinistra come Moretti e Eco, se aveva intenzione o meno di porre rimedio all'egemonia culturale gramsciana che imperversa in Italia praticamente dal dopoguerra. Il ministro rispondeva che sarebbe assurdo pensare di proporre una nuova egemonia di segno diverso ma sempre finalizzata al potere. Proprio così: assurdo. Ebbene, qualcuno dovrà far sapere al ministro che la gente ha votato il suo schieramento giusto per far cessare un'egemonia e imporne un'altra di segno diverso.


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6 giugno 2008 - Conferenza sul tema «Educazione e famiglia»
«[...] Vorrei chiedervi un piccolo sforzo di immaginazione. Immaginiamo di essere su un aereo in volo, immaginiamo che per un guasto si renda necessario un atterraggio di fortuna, e che ciò avvenga in un'isola sconosciuta a tutti i passeggeri. Quali domande ci faremmo? Almeno le seguenti tre: dove siamo arrivati? Questo territorio è abitato da altri ed è ospitale o invivibile? Per quanto tempo prevediamo di doverci rimanere? Questo evento immaginario è una delle metafore più potenti di che cosa è l'arrivo nel mondo di una nuova persona umana, di un bambino».

Caro Vasco, sono i preti e le suore a fare davvero una vita spericolata…
La gioia vera abita lì ed è ignota ai sudditi della religione del consumo, dell'apparire e del dominio. Che scambiano per gioia l'eccitazione illusoria, congestionata e fasulla dei concerti rock. Di questa religione mondana, diffusa a livello planetario, le star, i cantanti sono i sacerdoti. Talvolta gli idoli. Anche il cantante bolognese lo è. Non a caso c'è un libro dedicato a lui che si intitola "dio Vasco" (Valentina Pigmei, "dio Vasco", Editore Arcana, 2003). Sono i guru, i sacerdoti e i profeti dei nuovi dogmi. Ormai i veri "preti" di oggi sono loro. Calano dall'alto dei loro palchi il loro Verbo e folle in delirio lo bevono acriticamente.