mercoledì 30 gennaio 2008

"mahatma"

Lo scienziato conosce tramite l'indagine scientifica.

Il poeta per via emozionale.

Il mistico conosce per identificazione.


L’uomo è il tempio del Regno dei Cieli e nell’esistenza tutto è sacro. Mettersi sul sentiero del silenzio significa intraprendere un viaggio straordinario verso la comprensione di questa grande verità. In questo quadro la meditazione riveste un ruolo fondamentale, in quanto ha il potere di farci trionfare sugli stati mentali negativi apportando pace e purezza nel cuore. Rifacendomi a una frase di William Blake: “quando le porte della percezione sono pulite, l’uomo può vedere le cose come realmente sono: infinite”
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Juri Camisasca





"Esattamente 60 anni fa, il 30 gennaio 1948 moriva, ucciso da un fanatico, il “mahatma” Gandhi, fondatore della lotta non violenta e padre dell’indipendenza indiana. Una vita, quella di Gandhi, all’insegna della battaglia politica contro ogni segregazione razziale. I suoi ideali erano basati su tre punti fondamentali: l’autodeterminazione dei popoli, la nonviolenza e la tolleranza religiosa. " (dalla RV)

"Il nipote dice che in India la filosofia di Gandhi è molto poco conosciuta. Ma anche l’Occidente che ne esalta l’immagine e la usa, non sembra troppo desideroso di capirlo. Né di imitarlo (se non per la dieta e l’abbronzatura)"


...uno straordinario segno di speranza anche in Europa, a pochi chilometri dal nostro paese, è stata invertita la corsa verso il basso che caratterizza la nostra civiltà: un futuro diverso è possibile!